Vivere il bosco
Provare il piacere di passeggiare nel bosco, entrare dal sentiero che si nasconde tra le fronde degli alberi, avvertire il fresco abbraccio del sotto bosco attraverso cui filtrano i caldi raggi di sole, respirare il profumo del muschio aggrappato alla roccia mescolato ai fiori che colorano il viottolo genera una straordinaria sensazione.
Provare il piacere di passeggiare nel bosco, entrare dal sentiero che si nasconde tra le fronde degli alberi, avvertire il fresco abbraccio del sotto bosco attraverso cui filtrano i caldi raggi di sole, respirare il profumo del muschio aggrappato alla roccia mescolato ai fiori che colorano il viottolo genera una straordinaria sensazione.
|
La quiete del bosco I rumori della città vengono travolti dal silenzio austero e antico del bosco. La quiete del bosco rotto dal richiamo degli uccelli, dal fruscio delle fogli mosse dal vento, si alza imponente . Ogni spazio è occupato dal silenzio. Camminando ci accorgiamo dei grandi tesori dagli intensi colori che ci attraggono. Ecco un cespuglio spuntare con grappoli di fiori bianchi sul nero selvatico delle more, avvolti da poderosi tralci di rovi, più in là spiccano rossi tondeggianti, sui margini del bosco, nascosti tra le foglie, dei bellissimi corbezzoli, in una radura soleggiata i mirtilli attendono pazientemente il calore del sole e ancora lamponi, sorbe, asparagi e tutti i piccoli frutti allevati pazientemente dal bosco. |
Passeggiata dell’Abate
Lungh. 600 ml c. - 574 m s.l.m. Nelle
immediate vicinanze dell’Abbazia si trova la “Passeggiata
dell’Abate”.Angolo di paradiso di pura lecceta, intatta nella sua
origine, è un elemento di rara bellezza e di grande valore ecologico
costituendo un esempio delle leccete primigenie umbre. Un'esperenza
unica camminare tra alberi di millenaria memoria. E' il luogo mistico,
intatto nella sua bellezza coinvolgente, ove mille anni fa l'Abbate
benedettino dell'Abbazia, con i suoi confratelli, si raccoglieva nel
silenzio in preghiera.
Passeggiata bella
Lungh. 1.000 ml c.- 800 m s.l.m.. Numerosi sono i sentieri che disegnano le colline del Sassovivo e giudano verso scenari straordinari. Sentieri segnati nel tempo dagli abitanti della montagna e trasformatisi in percorsi naturali di bellezza. E' posto sul limite occidentale del bosco. Conduceva anch’esso ad un’edicola, oggi ridotta ad un rudere. Regala una vista mozzafiato sulla piana di Foligno. Un tempo arrivava fino ad Uppello, oggi si sono perse le tracce di quella parte di sentiero.
Lungh. 1.000 ml c.- 800 m s.l.m.. Numerosi sono i sentieri che disegnano le colline del Sassovivo e giudano verso scenari straordinari. Sentieri segnati nel tempo dagli abitanti della montagna e trasformatisi in percorsi naturali di bellezza. E' posto sul limite occidentale del bosco. Conduceva anch’esso ad un’edicola, oggi ridotta ad un rudere. Regala una vista mozzafiato sulla piana di Foligno. Un tempo arrivava fino ad Uppello, oggi si sono perse le tracce di quella parte di sentiero.
Sentiero Passo delle Capre
Lungh. 2 Km c. - percorribile a piedi e in bici.
Sfiora la cima del Monte Casalini il cosi detto “Passo delle Capre”, richiamato anche dal Catasto Gregoriano. Collega l'Abbazia al Paese di Casale. Inizia da una stradina a sinistra dell'Abbazia che si imbocca percorendo a salire la strada comunale. Si raccorda con la “strada dei Nevieri” e un vecchio sentiero per Pale proveniente da Casale con veduta sull’Abbazia.
Lungh. 2 Km c. - percorribile a piedi e in bici.
Sfiora la cima del Monte Casalini il cosi detto “Passo delle Capre”, richiamato anche dal Catasto Gregoriano. Collega l'Abbazia al Paese di Casale. Inizia da una stradina a sinistra dell'Abbazia che si imbocca percorendo a salire la strada comunale. Si raccorda con la “strada dei Nevieri” e un vecchio sentiero per Pale proveniente da Casale con veduta sull’Abbazia.
Sentiero delle sorgenti del Sassovivo
Lungh. 1.200 ml - 265 m s.l.m. - percorribile a piedi, in bici, in auto. Si prosegue la strada diritti, lasciando sulla sinistra il ponticello che conduce sull’Abbazia. Lungo il percorso si incontra un cancello con l’orario di apertura delle fonti del Sassovivo. In fondo la strada si allarga formando un piazzale naturale dove si può parcheggiare l’auto e per proseguire a piedi nei sentieri che si diramano nel bosco dopo aver sorseggiato la buonissisma acqua delle sorgenti. Occorre fare attenzione alla chiusura del cancello per per poter poi uscire con l'autoPrima di partire è utile una scorta di acqua sorgiva alle fonti del Sassovivo.
Lungh. 1.200 ml - 265 m s.l.m. - percorribile a piedi, in bici, in auto. Si prosegue la strada diritti, lasciando sulla sinistra il ponticello che conduce sull’Abbazia. Lungo il percorso si incontra un cancello con l’orario di apertura delle fonti del Sassovivo. In fondo la strada si allarga formando un piazzale naturale dove si può parcheggiare l’auto e per proseguire a piedi nei sentieri che si diramano nel bosco dopo aver sorseggiato la buonissisma acqua delle sorgenti. Occorre fare attenzione alla chiusura del cancello per per poter poi uscire con l'autoPrima di partire è utile una scorta di acqua sorgiva alle fonti del Sassovivo.
Sentiero la via antica
Lungh. 3 Km circa - da 225 m a 574 m s.l.m. - percorribile a piedi. Un tempo i sentieri si snodavano numerosi dalla valle verso i monti; si percorrevano a piedi o con i muli. L’attuale strada principale non esisteva.
L'antica via del Sassovivo
Si giungeva all’Abbazia percorrendo un sentiero a mezza costa lungo il Fosso Renaro disposto su di un livello più basso rispetto a quello dell’attuale strada, denominata al Catasto Gregoriano come strada di “Passo Rivo”, comunemente detta la via “Fossati Renari”. Si percorreva risalendo la valle a destra dell’alveo del Fosso e lo si attraversava dopo lo sbocco del Vallone delle Scalette, quindi risaliva il Fosso. Il tratto più a monte della strada di fondovalle è andato distrutto. Sotto l’Abbazia è stata costruita una strada che consente di osservare il monastero dalla parte meridionale.
Si giungeva all’Abbazia percorrendo un sentiero a mezza costa lungo il Fosso Renaro disposto su di un livello più basso rispetto a quello dell’attuale strada, denominata al Catasto Gregoriano come strada di “Passo Rivo”, comunemente detta la via “Fossati Renari”. Si percorreva risalendo la valle a destra dell’alveo del Fosso e lo si attraversava dopo lo sbocco del Vallone delle Scalette, quindi risaliva il Fosso. Il tratto più a monte della strada di fondovalle è andato distrutto. Sotto l’Abbazia è stata costruita una strada che consente di osservare il monastero dalla parte meridionale.
Sentiero la via delle Scalette
Lungh. 1,5 Km c. - 600 m s.l.m - percorribile a piedi e in bici. Il sentiero la via delle “Scalette”, moto ripido e relativamente faticoso da percorrere consente di immergersi nel bosco di lecci a fustaia.
Lungh. 1,5 Km c. - 600 m s.l.m - percorribile a piedi e in bici. Il sentiero la via delle “Scalette”, moto ripido e relativamente faticoso da percorrere consente di immergersi nel bosco di lecci a fustaia.